Servizio di Silvia Tagliabue.
50 operai dell'Alcoa di Portovesme sono in delagazione a Roma per tre giorni, per ottenere un incontro con il Ministero dello Sviluppo sulla situazione dello stabilimento a rischio chiusura.
Nella prima giornata di trasferta si è presidiato il Ministero e si è fatta visita alla sede dell'Italia dei Valori, ottenendo un "question time" in Parlamento a proposito della drammatica situazione di Alcoa. Occorre, dicono gli operai, che il governo si impegni a promuovere un accordo bilaterale tra Enel e l'azienda, per ottenere prezzi concorrenziali dell'energia, necessari per un'industria che produce alluminio primario e che quindi è energivora. Solo con questo accordo potrà subentrare una nuova proprietà che assicuri la prosecuzione della produzione e la salvaguardia dei 600 posti di lavoro.